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Archivi d'impresa

Parma 1918 - 1945: Gli anni difficili

Durante la Prima guerra mondiale alcune aziende parmensi registrano una notevole espansione per merito delle commesse belliche. La Bormioli, che nel 1921 ha costruito un nuovo stabilimento, aumenta la propria produzione a una media annua di 9.000 quintali fra il 1915 e il 1918 (a fronte dei circa 2.000 di inizio secolo), mentre la Barilla conta ormai 300 dipendenti e lavora 300 quintali di pasta al giorno. Il settore conserviero si riprende rapidamente, tanto che già nel 1919 il volume delle esportazioni è tornato ai valori dell’anteguerra. Ben diversa è invece la situazione negli altri comparti. L’agricoltura ha subito una notevole contrazione della capacità produttiva, mentre i settori più legati alle produzioni belliche stanno operando una non facile riconversione, in un quadro sociale contrassegnato dall’asprezza delle continua

  • 1922

    Nasce la Stazione sperimentale per l'industria delle conserve alimentari, istituita per promuovere e diffondere innovazioni tecnologiche e miglioramenti qualitativi nel settore del pomodoro.
  • 1928

    La Montecatini crea due stabilimenti per la produzione dei concimi chimici.
  • 1932

    In piena depressione economica mondiale, nasce la Althea, che ambisce ad affiancare alla tradizionale produzione del concentrato di pomodoro anche una linea di prodotti più evoluti e "pronti all'uso", sul modello dei consumi alimentari americani.
  • 1932

    La Bormioli diventa un'accomandita per azioni e concentra la propria produzione nei contenitori per la profumeria, la farmaceutica e l'industria alimentare.
  • 1933

    La Braibanti, i cui livelli qualitativi eccellono nel settore della pasta alimentare, crea nuovi tipi di macchinari automatici che saranno esportati anche all'estero.
  • 1934

    Francesco Emanuele, Direttore della Stazione sperimentale per l'industria delle conserve alimentari, perfeziona il "separasemi" per la lavorazione del passato di pomodoro.
  • 1936

    La campagna d'Etiopia e il "boom" dei consumi civili e militari in Africa orientale italiana rivitalizzano l'industria alimentare. Per celebrare la creazione dell'impero la Braibanti crea un formato di pasta chiamato "Abissino". La Barilla, fra il 1936 e il 1938, si dota di sette presse continue brevettate dalla Braibanti, e, alla vigilia della Seconda guerra mondiale, conta ormai 800 dipendenti e produce 800 quintali di pasta al giorno.
  • 1937

    La Barilla lancia la pasta Fosfina, la prima interamente confezionata e contenente integratori alimentari.
  • 1939

    Viene creato l'ente autonomo Mostra delle conserve che, nel 1941, nel padiglione fieristico appositamente allestito nel parco ducale, organizzerà la Mostra autarchica per scatole e imballaggi per conserve alimentari, e nel 1942 la Mostra nazionale delle conserve alimentari, antesignana dell'odierno Salone internazionale dell'alimentazione (Cibus).