Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

MORASSUTTI, Federico

Federico Morassutti.

 
 

San Vito al Tagliamento (UD), 22 ottobre 1876 - Padova, 17 aprile 1954

Discendente di una famiglia attiva nel commercio di legname e ferramenta, trascorre l’infanzia nel paese natale, frequentando le locali scuole comunali. All’età di dieci anni viene mandato in collegio a Cremona, e di lì all’estero, a Grenoble e Lubiana, per perfezionare la propria istruzione e impratichirsi nelle questioni attinenti al commercio.
La ditta di famiglia, presente con alcune filiali a Padova e in diverse città del Veneto, attraversa in quel periodo una fase di incertezza. Dopo la morte del nonno Antonio (1875), la direzione passa nelle mani del padre Paolo e del fratello Pietro.
Rientrato dall’estero, Morassutti affianca il padre nel difficile compito di risanare l’azienda, indebolita dalla divisione patrimoniale. Ai vecchi impianti di S. Vito al Tagliamento, Portogruaro, Casarsa, Köflach e Zeltweg, si affiancano nuovi negozi a Montebelluna (1896), Mestre, Vittorio Veneto (1897) e Motta di Livenza (1898), mentre la sede padovana diventa il “centro motore” dell’azienda. Qui, nei pressi dell’ex teatro Concordi, nel pieno centro della città, è allestito un magazzino di ferro e ferramenta, mentre in una zona limitrofa è collocato un punto per la vendita al minuto: si tratta di una scelta imprenditoriale lungimirante, che punta a creare una rete di negozi, vera e propria catena distributiva ante litteram di prodotti a largo consumo.

 

Ferramenta e casalinghi
Nel 1898, alla morte del padre, la gerenza dell’azienda passa a Morassutti, allora ventiduenne: questi si dedica inizialmente al consolidamento della situazione finanziaria, premessa per l’ulteriore sviluppo di un’azienda che, per crescere, ha ormai bisogno di uscire dai confini regionali, lanciandosi nel mercato nazionale. Per seguire il naturale sviluppo degli affari, Morassutti decide di aprire nuovi punti vendita puntando sul rafforzamento del settore dei casalinghi. Fa parte di questa strategia anche la scelta di illustrare alla clientela l’intero assortimento disponibile attraverso un “catalogo” periodicamente inviato ai dettaglianti delle diverse città, in modo che, quando si presentano gli agenti della ditta per raccogliere gli ordini, i clienti hanno già una reale cognizione del prodotto offerto.
Lo scoppio della “grande guerra” è un duro colpo per l’azienda: l’interruzione dei rifornimenti provenienti dall’area tedesca, le difficoltà nel reperire fornitori e agenti nella penisola, la sfortunata collocazione dei più importanti magazzini e negozi (posti nelle immediate retrovie del fronte) riducono notevolmente l’attività commerciale dell’azienda, in particolare nel ramo della vendita al minuto.
Gli anni del dopoguerra sono invece propizi al rilancio della ditta. Riprendono le importazioni di materiali dalla Germania, dall’Austria e dalla Cecoslovacchia, mentre per difendersi dalla concorrenza Morassutti procede a una crescente diversificazione dell’offerta di prodotti e a una più attenta scelta delle fonti di approvvigionamento all’estero. Vengono anche aperti nuovi depositi, prima a Bologna e in seguito a Napoli: una strategia finanziariamente molto onerosa, che colloca però l’azienda ai primi posti nel panorama nazionale del settore distributivo.