Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

HOEPLI, Ulrico

Libri indistruttibili
Evitando con lungimiranza la concorrenza con altre imprese editoriali già affermate, quali Treves e Sonzogno, Hoepli non pubblica opere di narrativa contemporanea per adulti, tranne Piccolo mondo moderno di A. Fogazzaro (1901), ma diversifica l’offerta curando libri per l’infanzia e periodici per signore. Tra i primi spiccano le collane Libri indistruttibili e la Biblioteca per la gioventù italiana: si tratta di testi molto curati, concepiti come libri premio per gli allievi meritevoli, corredati di ricche tavole cromolitografiche, che devono servire da supporto all’istruzione dei fanciulli, fornendo informazioni utili ma anche un insieme di valori volti alla creazione del buono e onesto cittadino. Per il pubblico di lettrici, oltre alla ripresa nel 1881 della Collezione Diamante, già edita dalla Barbera, e ai testi della Biblioteca della famiglia, in cui trovano spazio manuali di comportamento e racconti edificanti, Hoepli pubblica periodici di moda e costume, da «La Stagione» (1883; edizione italiana di un quindicinale parigino) a «Il Giornale illustrato della biancheria», mirati alla preparazione delle donne all’impegno domestico e alla gestione della casa, in un quadro di decoro e di rispetto per la tradizione.
Caratteristica fondamentale dell’attività imprenditoriale di Hoepli è la capacità di costruire un solido e proficuo rapporto con i ceti dirigenti del nuovo Stato unitario, di cui riesce a interpretare esigenze e aspettative, e con le istituzioni locali e nazionali. Fin dall’inizio della sua impresa, infatti, può fregiarsi del titolo di «libraio editore» del Regio Istituto lombardo di scienze e lettere (1872), del Regio Osservatorio di Brera (1873) del Politecnico (1880), nonché della Real Casa (1885).

 

Prestigio, distinzioni onorifiche e opere di pregio
In tutti questi casi non si tratta soltanto di titoli onorifici, bensì di una collaborazione proficua, che porta a Hoepli prestigio, ma anche precisi vantaggi e consistenti committenze, soprattutto per la pubblicazione di grandi opere di pregio. In questo quadro va valutato il rapporto con l’Accademia dei Lincei, per la quale pubblica i Monumenti antichi dal 1890 e il Codice Atlantico di Leonardo, la cui edizione si protrae dal 1894 al 1904. Importante è per l’editore il legame con casa Savoia che, oltre a insignirlo di numerose onorificenze, dall’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro (1894), a quello della Corona d’Italia come Grande ufficiale (1907), gli commissiona, nel 1910, la stampa del Corpus nummorum Italicorum, sorta di gigantesco catalogo delle monete medioevali e moderne coniate in Italia, per cura dello stesso Sovrano Vittorio Emanuele III, noto numismatico, che si interromperà solo nel 1940, al ventesimo volume, a causa della guerra.
Alla figura di imprenditore rispettoso di tutte le autorità costituite, statali e religiose, va fatto inoltre risalire il proficuo rapporto instaurato fra l’editore di fede protestante e le gerarchie ecclesiastiche cattoliche, e in particolare con Achille Ratti, futuro Pio XI, già prefetto della Biblioteca Ambrosiana e assiduo frequentatore della libreria.
Nel primo decennio del secolo Hoepli consolida l’organizzazione aziendale con lo sviluppo di nuovi settori della libreria come la sezione antiquaria dedicata alla vendita di «preziosità bibliografiche» e antichi volumi di pregio.
Hoepli rimane fedele alla sua immagine di libraio editore ben radicato a Milano, dopo le esperienze fallimentari delle filiali presto chiuse a Napoli e a Pisa, anche se per le sue pubblicazioni si rivolge ad aziende tipografiche esterne. Solo nel 1910 acquisisce anche una tipografia propria, continuando però a utilizzare altre tipografie nel caso sia richiesto dal numero delle edizioni.