Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

ANGELINI, Francesco

Fratelli Bucco, stabilimento chimico-farmaceutico, Pescara 1905

 
 

Olio per aeroplani
La Icic acquista appezzamenti di terreno in provincia di Ancona e avvia la coltivazione del ricino e del lino. L’olio ottenuto dai semi di ricino è impiegato a fini medicinali in misura minima; viene invece venduto principalmente al Ministero dell’Aeronautica, che lo impiega come lubrificante per i motori d’aeroplano. Gli stessi impianti di spremitura della Icic servono anche alla produzione dell’olio di lino, che è usato, tra l’altro, come surrogato della gomma elastica o per fabbricare saponi molli trasparenti e grassi idrogenati.
La Seconda guerra mondiale comporta quindi, inizialmente, una notevole intensificazione dell’attività nelle fabbriche di Angelini. Poi, con il mutamento delle sorti militari del conflitto, comincia un periodo di difficoltà. Gli stabilimenti sono ripetutamente bombardati, quattro dei cinque capannoni della Acraf sono distrutti, mentre niente rimane degli impianti delle Icic. La produzione riprende tuttavia in provincia, a Castelferretti, con 250 operai, in un laboratorio che Angelini allestisce alla meglio per non interrompere totalmente la fabbricazione e la fornitura di medicinali alle popolazioni delle Marche e dell’Abruzzo.

 

Il ritorno all’attività politica
Con il ritorno della pace Angelini predispone il piano per la ricostruzione degli stabilimenti, rinunciando agli aiuti statali o alleati (che avrebbero comportato tempi molto lunghi). L’affidabilità dei suoi progetti gli consente di ottenere ingenti crediti dalle banche e avviare la riedificazione degli impianti (a causa della scarsità di materiali da costruzione, rileva addirittura una fornace che inizia a lavorare solo per i suoi stabilimenti).
Con la fine della guerra e la nascita dell’Italia democratica e repubblicana torna anche alla vita politica attiva. Nel 1948 è eletto nuovamente Consigliere comunale per il partito repubblicano e l’anno seguente è designato alla guida dell’amministrazione cittadina. Confermato nelle elezioni successive, mantiene la carica di Sindaco fino al 1964, anno della morte (ad eccezione di una parentesi di un anno nel 1950-51). Gli anni dell’amministrazione Angelini si segnalano come un periodo di sviluppo e consolidamento delle attività portuali e sono ricordati per l’impegno del Sindaco nel progetto di creazione della zona industriale di Ancona. Nel 1952 è nominato Cavaliere del lavoro e, in seguito, Grand’Ufficiale al merito della Repubblica.