Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

ZANUSSI, Lino

Dal “terzismo” all’internazionalizzazione
Nel 1962, anno in cui l’Italia supera per la prima volta la Germania nella produzione di elettrodomestici, la Zanussi è ormai un grande gruppo integrato con oltre quattromila dipendenti ed una quota del mercato italiano degli elettrodomestici che sfiora il 25%. Negli anni successivi, a causa del rallentamento della crescita del mercato interno, per garantire il proseguimento della traiettoria di sviluppo s’impone tuttavia la necessità di un’espansione sui mercati internazionali, in particolare su quello europeo. Di fronte agli ostacoli posti all’esportazione diretta di elettrodomestici, in parte dovuti alla fascia medio-bassa in cui si collocano i prodotti italiani e in parte agli ostacoli posti dai singoli paesi al fine di proteggere le produzioni nazionali, la scelta strategica messa in campo da Lino Zanussi si basa sulla stipula di contratti di fornitura con alcune delle maggiori imprese meccaniche europee. 
Il “terzismo” – la fabbricazione per conto di aziende che poi vendono con il proprio marchio i prodotti acquistati – è la strada che permette alla Zanussi nel corso degli anni Sessanta di non interrompere il suo processo di crescita e di aggirare i vincoli alle esportazioni con il proprio marchio, saturare la capacità produttiva dei propri stabilimenti e aumentare significativamente le proprie quote di mercato in Europa. Tale strategia permette inoltre all’azienda di Pordenone l’accumulazione di know how tecnico e commerciale che si rivela essenziale per ridurre le difficoltà di ingresso negli stessi mercati con i propri marchi e porre le basi per il processo d’internazionalizzazione, che prende l’avvio a partire dalla metà degli anni Sessanta. Nel 1965 iniziano le prime forniture ad aziende tedesche – la Linde e la catena commerciale Neckermann –, a cui si aggiunge l’anno successivo la AEG e, in Inghilterra, la Hoover. Sempre nel 1965 viene stipulato un accordo di collaborazione con la jugoslava Gorenje, per il montaggio di lavabiancheria su licenza Zanussi, mentre l’anno successivo entra in funzione lo stabilimento di Alcalà de Henares della consociata spagnola Ibelsa-Iberica de Electrodomesticos Sa. Nel 1967 la rete commerciale viene rafforzata con la costituzione di filiali autonome in Francia, Germania e Stati Uniti, e nel 1968 in Svezia e Austria. 
 
L’ampliamento del mercato nazionale e internazionale nel corso degli anni Sessanta richiede ai produttori europei di elettrodomestici uno sforzo notevole in termini di investimenti in strutture produttive e di distribuzione, provocando l’avvio di un processo di rapida concentrazione a livello settoriale teso a ottimizzare le economie di scala e a contrarre, attraverso la standardizzazione della componentistica, il costo del prodotto finito. Lino Zanussi si adegua a questo imperativo avviando nella seconda metà del decennio una strategia di acquisizioni che porta all’assorbimento di diverse imprese in difficoltà finanziaria: la Becchi (specializzata in apparecchiature per la cottura) e la STICE (produttrice di frigoriferi) nel 1967, la Procond (componenti elettronici) e l’Aspera di Mel (produttrice di compressori per frigoriferi) nel 1968. L’acquisizione più importante portata a termine da Zanussi è però quella della Castor, conclusa ufficialmente nel 1969, in quel momento uno dei maggiori concorrenti italiani con una quota del 10-13% del mercato nazionale delle lavatrici e del 10% di quello delle lavastoviglie.
Alla morte di Zanussi, vittima di un incidente aereo in Spagna nel giugno del 1968, l’azienda è ormai divenuta il maggiore gruppo italiano degli elettrodomestici e uno dei principali a livello europeo, con 13 stabilimenti, 13.000 dipendenti e un fatturato che supera i 100 miliardi di lire. Pochi mesi dopo viene insignito dell’onorificenza, postuma, di Cavaliere del lavoro. Nel 1963 aveva ricevuto la laurea honoris causa in ingegneria industriale dall’Università di Padova.
 
Risorse archivistiche e bibliografiche:
Per un profilo biografico si veda P. Martinuzzi, N. Nanni, Lino Zanussi, Edizioni Studio Tesi, Pordenone, 1993. Sulla storia dell’azienda si possono vedere il volume celebrativo Zanussi 1916-1991: 75 anni da protagonista nella costruzione dell’industria italiana, Pordenone, 1992 e il saggio A. Burello, A.F. De Toni, M. Parussini, Dalla Zanussi all’Electrolux: un secolo di lezioni per il futuro, Il Mulino, Bologna, 2010.