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DELL'AMORE, Giordano

Nel dispiegarsi delle numerose iniziative il banchiere ha la possibilità di promuovere gli interessi di categoria e intervenire nei percorsi legislativi riguardanti il credito e il sistema bancario, nonché nel dibattito nazionale collegato alle scelte di politica economica. I temi che informano la sua azione sono quelli della promozione di un modello di relazioni economiche e sociali fondate sulla centralità del risparmio, la tutela della stabilità monetaria, il temperamento delle leggi del mercato, la moderazione del profitto bancario, la difesa della piccola e media impresa e dell’agricoltura in un contesto nazionale e internazionale risanato nelle più gravi forme di squilibrio territoriale, settoriale e sociale.

Parallelamente, anche l’attività accademica di Dell'Amore conosce importanti sviluppi. Nel 1951 è chiamato a coprire la cattedra di Tecnica bancaria e professionale all’Università Bocconi. Succede quindi a Gino Zappa alla guida dell’Istituto di Ragioneria; nel 1954 istituisce – con l’aiuto di alcuni docenti del Politecnico e il concorso dell’Istituto superiore per la direzione aziendale e dell’Associazione italiana di dirigenti d’azienda – un Corso per la formazione di dirigenti d’azienda, che guiderà fino al 1970: è il nucleo della prestigiosa Scuola di direzione aziendale (Sda) inaugurata nel 1971. Nel 1957 promuove la costituzione dell’Istituto di economia delle fonti di energia, e nel 1960, su incarico del Consiglio di facoltà, collabora alla revisione degli ordinamenti didattici della Facoltà di economia e commercio nel quadro della riforma allora allo studio del Ministero della pubblica istruzione. Nelle linee portanti quell’impianto è alla base dell’ordinamento varato nel 1969, istitutivo dei corsi di laurea in Economia politica e in Economia aziendale. La riforma degli ordinamenti segna un punto di svolta di grande rilievo nello sviluppo dell'Università Bocconi negli anni del rettorato di Dell'Amore, dal 1967 al 1973.

Oltre a concorrere allo sviluppo istituzionale dell’ateneo, che segue pure nelle vesti di consigliere di amministrazione in rappresentanza della Cariplo dal 1954 al 1980, Dell'Amore contribuisce all'evoluzione degli studi bancari, gradualmente trasformati in una disciplina - l’Economia delle aziende di credito - in cui alla prospettiva aziendalistica si aggiunge quella macroeconomica.
 

All'attività scientifica e organizzativa affianca inoltre l'attenzione per l'esito editoriale della ricerca: alla sua iniziativa si deve la fondazione della «Rivista dei dottori commercialisti» nel 1949, della rivista «Risparmio» – da lui diretta fino al 1979 – e di «Economia internazionale delle fonti di energia», nel 1957. Sua, infine, è l’idea della Collana internazionale di saggi monetari creditizi e bancari, pubblicata dalla Cariplo a partire dal 1962.

Anche l'interesse di Dell'Amore per la sfera politica ha modo di tradursi in episodi di attivo e diretto coinvolgimento. Da giovane, nel 1919, si era iscritto al Partito popolare di Sturzo, mentre nel dopoguerra milita nella Democrazia cristiana dal 1949 al 1954. Dal partito ottiene il sostegno al ruolo in Provincia e nel 1954 la titolarità, sia pure solo per pochi giorni, del ministero del Commercio estero nel governo Fanfani. Nel 1963, ancora, è eletto senatore democristiano nel collegio di Lodi, ma deve rinunciare al seggio per incompatibilità con la presidenza della Cariplo.
Numerosi sono gli incarichi ricoperti da Dell'Amore in enti e società, a titolo personale o in rappresentanza della Cariplo. Nell'arco dei trent'anni in cui si dispiega la sua attività è membro del Cnel (1958-1963) e consigliere d’amministrazione dell’Università degli studi di Milano (1952-1965), del Consorzio universitario lombardo (1952-1958) e dell’Ente autonomo Teatro alla Scala (dal 1954); presidente del Consorzio nazionale per il credito agrario di miglioramento, della Lever Gibbs, di Unilever Italia, di Lavoro e sicurtà, della Banca immobiliare italiana e della Lanerossi; vicepresidente della Philips; consigliere della Shell italiana, di Rheem Safim, Domus Ambrosiana, Assicuratrice italiana, Abeille, Dalmine, Istituto italiano di credito fondiario, Istituto di credito per il lavoro italiano all’estero, nonché sindaco di diverse altre società industriali e finanziarie e di istituti di credito. È inoltre membro dell’Istituto nazionale per il Rinascimento, dell’Istituto lombardo Accademia di scienze e lettere, dell’Accademia pontificia di S. Tommaso d’Aquino, della Società agraria di Lombardia e dell’Accademia dei georgofili.
Ottiene infine numerose onorificenze e riconoscimenti pubblici, fra i quali: grande ufficiale al merito della Repubblica, commendatore dell’Ordine pontificio di S. Gregorio Magno, cavaliere di Gran Croce della Repubblica (1956), cavaliere del lavoro (1960), e il Premio Vanoni dell’Istituto per le Pubbliche relazioni (1963).
In età avanzata Dell'Amore è coinvolto nell’inchiesta sui fondi dell’Italcasse: nel 1980 viene anche arrestato, ma le sue responsabilità di consigliere d’amministrazione non sono accertate.
Muore a Milano all'inizio del 1981.
 
FONTI E BIBLIOGRAFIA: Archivio storico Banca Intesa, Patrimonio Cariplo, Fondo del Personale, Fascicoli Personale.
Ampia è la sua produzione editoriale, composta da monografie, articoli e relazioni; qui si ricorda G. Dell’Amore, Un ventennio di evoluzione delle casse di risparmio italiane. Relazione tenuta il 31 ottobre 1966 in occasione della celebrazione della Giornata mondiale del risparmio e dell’inaugurazione della nuova sede dell’Associazione fra le casse di risparmio italiane, Milano, Giuffrè, 1966.
L. Lenti, Ricordo di Giordano Dell’Amore, in «Ca’ de Sass», n. 76 (1981), pp. 8-10.
A. Mauri, Giordano Dell’Amore, studioso e banchiere, in «Rivista internazionale di scienze economiche e commerciali», 28 (1981), 1-2, pp. 177-185.
A. Ferrari, Giordano Dell’Amore. L’uomo e il banchiere, Milano, Rusconi, 1989.
G. Piluso, La «capitale finanziaria» e la rete regionale: il sistema finanziario lombardo tra mercato e istituzioni, in Storia d’Italia. Le regioni dall’unità a oggi, La Lombardia, a cura di D. Bigazzi e M. Meriggi, Torino, Einaudi, 2001, pp. 531-612.
M. Cattini-A. De Maddalena-M.A. Romani, Storia di una libera università, 3, L'Università Commerciale Luigi Bocconi dal 1945 a oggi, Milano, Egea, 2002.