Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

LOZZA, Lucio

 
 

Calalzo di Cadore (BL), 19 aprile 1887 - Calalzo di Cadore (BL), 29 giugno 1954

Nel 1878, in una frazione di Calalzo, il padre Giovanni, meccanico e arrotino ambulante, aveva fondato con i “pettener” (commercianti di pettini e occhiali) Angelo e Leone Frescura il primo laboratorio italiano di occhialeria, contribuendo a far rinascere la tradizionale, ma ormai decaduta, lavorazione di lenti collegata all’arte vetraria veneziana. Dal crollo della Serenissima in poi, la domanda di occhiali in Italia era stata interamente soddisfatta mediante il ricorso all’importazione da alcuni centri esteri specializzati (Morez du Jura e Ligny in Francia, Monaco, Norimberga, Jena, Furth in Germania). Nella fabbrica ricavata da un complesso di mulini da grano e opifici di olio di noci, i Frescura si avventurano nell’attività sostitutiva di tale importazione e con loro Giovanni Lozza ha il ruolo di meccanico e attrezzista, incaricato di costruire e mantenere in efficienza i punzoni e gli attrezzi necessari alla costruzione degli occhiali.

 

Pionieri dell’occhialeria cadorina
L’apprendistato del giovane Lozza ha luogo in parte nell’officina paterna e in parte nella ditta di Ulisse Cargnel, un altro pioniere dell’occhialeria cadorina, in cui lavora per qualche anno con funzioni di tecnico specialista in meccanica, impiegato nella lavorazione delle piastre d’acciaio per le trance. Nel 1911, insieme con il fratello Giuseppe, anch’egli meccanico, prende la decisione di mettersi in proprio: ingrandita l’officina paterna, i due cominciano a realizzare macchine e attrezzi ottici, fondando la ditta Fratelli Lozza officina meccanica. Con essa viene ulteriormente rafforzata la collaborazione con la Società Ulisse Cargnel & Co., per la quale Lozza inizia a produrre diversi macchinari, tra cui le prime apparecchiature per la confezione di innovative montature in celluloide.
Nel 1917 Lozza lascia il Cadore alla volta di Roma, chiamato alla Direzione del reparto di costruzioni ottiche del Regio Laboratorio di precisione, che dipende dal Ministero della Guerra. L’esperienza romana gli consente di perfezionare le sue conoscenze in materia di strumenti ottici e di apprendere nuove tecniche di fabbricazione degli occhiali.
La vera svolta nella sua avventura imprenditoriale si verifica nel 1919, anno in cui, tornato a Calalzo, decide di riconvertire l’attività dell’officina paterna in un’impresa specializzata esclusivamente nella produzione di occhiali in celluloide, sia da vista sia da sole.
La collaborazione con la ditta di Cargnel non viene meno neppure in questa nuova fase, complice la comune consapevolezza che l’azienda di Lozza sarebbe andata a coprire una domanda in forte crescita, che la Cargnel non appare più in grado di soddisfare da sola. Sin dall’inizio, dunque, Cargnel mette a disposizione della ditta Lozza la propria rete commerciale e distributiva: i primi occhiali di celluloide prodotti da Lozza sono infatti venduti nei negozi Cargnel di Milano.