Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

ERBA, Carlo

Carlo Erba, 1860 ca. (Centro per la cultura d'impresa, Archivio storico Carlo Erba spa e archivi aggregati).

 
 

Vigevano (PV), 17 ottobre 1811 - Milano, 6 aprile 1888

Il padre, speziale, gestisce a Milano una farmacia in vicolo Calusca 2, di fronte alla chiesa di S. Eustorgio. Erba studia nel capoluogo lombardo e completa il periodo di praticantato in una farmacia di Vigevano. Nel 1834 si diploma farmacista, presso la facoltà Medico-chirurgico-farmaceutica dell’Università di Pavia. Nel 1837 torna a Milano e assume la Direzione dell’antica farmacia di Brera, in via Fiori Oscuri. Famosa spezieria, esistente fin dal Trecento, era stata gestita prima dall’Ordine degli umiliati, poi dai gesuiti, quindi era passata in mani secolari. Sotto la direzione di Andrea Castoldi aveva conosciuto una fase di sviluppo e di floridezza; quando però Erba ne assume la guida, attraversa un momento di crisi e di decadenza. Lo stesso Erba, in un diario autografo, in cui annotava le tappe fondamentali della sua carriera, indica tra i motivi di debolezza dell’attività farmaceutica in Italia la mancanza di moderni laboratori di ricerca, lo scarso collegamento con i progressi di quegli anni nei settori chimico e delle scienze mediche, particolarmente in Francia e in Germania, la lentezza con cui le nuove teorie si applicavano alla produzione e il conseguente ritardo nella commercializzazione dei nuovi preparati chimico-farmaceutici. Erba si impegna quindi nel lavoro di laboratorio e nell’attività di ricerca, passaggi indispensabili per sviluppare anche in Italia un settore farmaceutico moderno, indirizzato verso la produzione su vasta scala e, soprattutto, in grado di ridurre la dipendenza dall’importazione di prodotti esteri.

 

Il successo uso Henry
Tra i primi preparati del piccolo laboratorio annesso alla farmacia, Erba ricorda il calomelano sublimato a vapore, alcuni sali di ferro, alcuni cianuri e l’acido cianidrico. Fin da questa fase la produzione e la commercializzazione di prodotti chimico-farmaceutici per uso industriale o privato sono sostenute da uno spiccato interesse per la ricerca applicata, che gli appare la base più idonea per una solida attività imprenditoriale. Tra il 1837 e il 1839 completa gli studi e gli esperimenti per la preparazione dei sali di bismuto e di chinina, degli ioduri e dell’acido valerianico. Intorno al 1840 comincia a interessarsi a un prodotto in voga tra la buona società milanese e particolarmente tra gli stranieri residenti o di passaggio: si tratta della magnesia calcinata pesante, un lassativo conosciuto col nome di Magnesia Henry. Provvede a importarlo dall’estero per far fronte alla richiesta, e contemporaneamente si impegna a prepararlo nel suo laboratorio: posto in vendita col nome di Magnesia uso Henry, incontra un enorme successo commerciale.