Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

DIOGUARDI, Saverio

Rutigliano (BA), 5 novembre 1888 - Bari, 22 novembre 1961

Ancora ragazzo, si trasferisce con la famiglia a Bari dove il padre Nicola, già capomastro a Rutigliano ed erede con il fratello Domenico dell’impresa di costruzioni Giuseppe Dioguardi e figli, continua l’attività costituendo nel 1893 la Nicola Dioguardi e figli.
Il grande sviluppo della città all’inizio del secolo offre molteplici occasioni di lavoro, tanto nel settore dei lavori pubblici (ampliamento del porto e appalti stradali) quanto in quello dell’edilizia privata. L’impresa cresce rapidamente, arrivando a contare nel 1908 oltre 100 dipendenti, e comincia ad affiancare all’attività di costruzione quella immobiliare, acquistando vecchi fabbricati fatiscenti per rivenderli dopo averli ricostruiti. Nel 1912, dopo un decennio di ininterrotta espansione dell’impresa, Nicola Dioguardi si aggiudica il prestigioso appalto della nuova sede barese della Banca commerciale, imponente edificio in tufo e cemento armato.
Nel 1911, a 23 anni, dopo aver prestato il servizio militare a Roma, Dioguardi parte per la guerra di Libia; nel 1915 viene richiamato e presta servizio come geniere nel Carso. Negli stessi anni frequenta occasionalmente i corsi di disegno architettonico all’Accademia di belle arti di Bologna e nel 1919 consegue il diploma di professore di disegno architettonico.
 

 

Attività senza sosta
La necessità di dedicarsi con maggiore impegno, insieme con i fratelli Giuseppe e Domenico, alla conduzione dell’impresa di costruzioni paterna lo riporta a Bari e lo costringe a interrompere il corso degli studi. Ottiene poi il titolo di architetto e l’iscrizione al relativo albo professionale nel 1926.
Architetto e imprenditore, proprietario di terreni e di stabili, Dioguardi unisce alla conoscenza dei materiali e delle tecniche di costruzione, la capacità di gestire i problemi di un cantiere edile e doti di progettista e grafico. In una fase di profondo rinnovamento dell’area urbana, tra il 1923 ed il 1927, Dioguardi impegna direttamente la ditta nella realizzazione, su suoli centrali di proprietà dell’impresa stessa, di numerose “case da reddito”, svolgendo in parallelo una significativa attività come libero professionista (tra la metà degli anni Venti e il decennio successivo oltre il 50% dei progetti approvati dalla commissione edilizia di Bari porta la sua firma); successivamente, a partire dal 1932, in concomitanza con la stasi dell’edilizia abitativa privata, il suo impegno professionale si indirizza in prevalenza verso la progettazione di edifici pubblici e di rappresentanza, ampliando e diversificando ad un tempo i tradizionali settori d’intervento dell’impresa con la costruzione di scuole, sedi di enti pubblici, banche, caserme, case popolari.