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Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

Borsalino, Giuseppe

Giuseppe Borsalino, fine sec. XIX (Fototeca civica di Alessandria, fondo Sartorio).

 
 

Pecetto di Valenza (AL), 15 settembre 1834 - Alessandria, 1 aprile 1900

Figlio di Renzo, inserviente comunale, si applica superficialmente agli studi e abbandona la casa di famiglia a tredici anni per recarsi dapprima nella vicina Alessandria, dove lavora per circa quattro anni come apprendista cappellaio, quindi per breve tempo a Intra e a Sestri Ponente. Successivamente si reca in Francia, allora all’avanguardia nel campo della lavorazione dei cappelli, per perfezionare la conoscenza del mestiere. Soggiorna a Marsiglia, a Aix-en-Provence, a Bordeaux e poi a Parigi, dove lavora presso la casa Berteil, che produce cappelli fini di castoro. Successivamente si reca in Francia, allora all’avanguardia nel campo della lavorazione dei cappelli, per perfezionare la conoscenza del mestiere. Soggiorna a Marsiglia, a Aix-en-Provence, a Bordeaux e poi a Parigi, dove lavora presso la casa Berteil, che produce cappelli fini di castoro.
Nel 1856 Borsalino torna ad Alessandria e costituisce una società con il fratello Lazzaro, sensale, per l’avvio di un modesto impianto di follatura, che impiega dieci operai e produce una decina di cappelli al giorno. In seguito rileva una piccola fabbrica e apre, sempre ad Alessandria, un piccolo negozio di vendita. Nel 1861 l’impresa Borsalino Giuseppe e Fratello occupa 60 operai e produce 120 cappelli al giorno; nel 1876 il numero degli operai è salito a 180 e la produzione giornaliera a 410 pezzi. Nel 1874 l’imprenditore apre a Genova un’altra fabbrica per la produzione di cappelli a cilindro, che gestisce fino al 1883, mentre un altro stabilimento, a Verona, tra il 1880 e il 1888 produce cappelli di tipo più comune per l’esportazione. 

 

Qualità e raffinatezza del prodotto
 In questo periodo, nonostante l’espansione della produzione si svolga in diversi impianti, Borsalino dedica le migliori energie all’ampliamento della fabbrica di Alessandria, e cura la specializzazione nella lavorazione di cappelli di feltro di pelo, puntando soprattutto sulla qualità e sulla raffinatezza del prodotto.
Partendo da una esperienza di mestiere, Borsalino punta a creare una moderna organizzazione di fabbrica per la produzione di manufatti su scala industriale, in un’epoca in cui la dimensione artigianale di gran parte delle imprese esistenti nel cappellificio costituisce un ostacolo all’introduzione delle macchine utensili. A partire dagli anni Ottanta dell’Ottocento, mentre la Francia perde il primato del settore, soppiantata dall’Inghilterra dove le tecniche di produzione sono in rapida trasformazione con l’uso generalizzato di macchine, Borsalino introduce i primi elementi per la meccanizzazione della produzione (arsone meccanico, macchine da cucire), adattandoli alle esigenze di una produzione di qualità e ponendo una particolare attenzione nella scelta dei capitecnici e nella formazione delle maestranze.