Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

MORSELLI, Giovanni

Concordia di Modena (oggi Concordia sulla Secchia, MO), 7 marzo 1875 - Milano, 8 febbraio 1958

Il padre Augusto, di agiata famiglia proprietaria di terre, era medico condotto. Morselli studia chimica e farmacia a Bologna, dove si laurea nel 1900. Nel 1901 è assunto alla Carlo Erba di Milano, un’azienda già affermata, con la sua rinomata produzione farmaceutica, e due stabilimenti che occupano oltre mille dipendenti. Già l’anno dopo si mette in luce istituendo un riparto per prodotti puri (reagenti) e sostenendo la necessità di uno stretto legame tra ricerca e produzione. I riconoscimenti ottenuti dalla ditta per questo motivo e la successiva proposta di diversificare verso i prodotti igienici e gli alimenti per l’infanzia (farina lattea e alimento Gim) gli valgono la fiducia di G. Visconti di Modrone, genero e dal 1904 procuratore generale di Luigi Erba, fratello ed erede del fondatore dell’impresa, Carlo Erba. Visconti gli affida nel 1911 la direzione generale della Carlo Erba, e quella, con l’incarico di consigliere delegato, di un’altra impresa di famiglia, la Società elettrica ed elettrochimica del Caffaro, con uno stabilimento a Brescia: qui, affiancando a soda, clorati e carburo di calcio gli anticrittogamici, Morselli in un solo anno aumenta del 20% la produzione.
Sempre nel 1911 gli venne affidata la cura dell’Esposizione nazionale dell’industria chimica a Torino. L’anno dopo, alla Carlo Erba, imprime una svolta innovativa nella produzione industriale della storica Magnesia, sostituendo al procedimento basato sulla magnesia calcinata idratata un proprio brevetto basato sul solfidrato di magnesio, che consente di ottenere come sottoprodotto acido carbonico da utilizzare per prodotti destinati all’industria. Ne deriva un rinnovamento pressoché completo degli impianti e l’istituzione di una sezione industriale specificamente rivolta alla produzione di preparati per la saldatura, per condensatori, lastre sensibili, valvole radio.
 

Soda caustica, cloro e gas asfissianti

Nel 1914 coglie nello scoppio della guerra europea l’occasione per puntare decisamente, con la Caffaro, sulla produzione di soda caustica e cloro per esplosivi, gas asfissianti e liquidi aggressivi, fino a rendere l’azienda leader del settore in Italia. Nel 1918 amplia la diversificazione produttiva dell’impresa bresciana entrando nel settore dei coloranti.
Morselli è in prima fila nella convulsa lotta politica del dopoguerra, fino a essere eletto, nel dicembre 1922, appena nominato cavaliere del lavoro, consigliere comunale di Milano, come uno dei rappresentanti della grande industria. Nel 1924 è eletto presidente della Società di chimica industriale. Quando, in seguito a strascichi locali della crisi Matteotti, il sindaco Luigi Mangiagalli procede a un rimpasto della giunta, nel novembre 1925 Morselli accetta la carica di assessore ai servizi pubblici (che terrà fino al 1934), compiendo la scelta di un’adesione definitiva e convinta al Fascismo. Nello stesso anno assume la presidenza della Caffaro (che in quegli anni garantisce utili altissimi), e l’anno dopo è nominato amministratore delegato della Carlo Erba, trasformata in società anonima, ed eletto presidente del Gruppo nazionale industriali farmaceutici. Nel 1927 amplia ancora l’attività della Erba, istituendo un reparto di biochimica per preparazioni biologiche e opoterapiche e, nel 1928, nuovi laboratori scientifici.
Sempre nel 1928 Morselli entra, in rappresentanza del Comune, nella Commissione centrale di beneficenza (Consiglio d’amministrazione) della Cassa di risparmio delle provincie lombarde (Cariplo).