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BRUSTIO, Umberto
Umberto Brustio, dopo aver guidato l'impresa di Enrico dell'Acqua a Buenos Aires, nel 1919 torna a Milano per riorganizzare La Rinascente, impegnata nella diffusione della grande distribuzione in Italia. Nel 1928 costituisce l'Upim, che importa il modello europeo dei magazzini a "prezzo unico"; per decenni al vertice delle due società, fronteggia la crisi economica degli anni Trenta e gestisce il rilancio nel dopoguerra. -
BUITONI, Giovanni
Giovanni Buitoni, esponente di una dinastia imprenditoriale che risale alla prima metà del XIX secolo, porta, negli anni del Secondo dopoguerra, la Buitoni al successo sui mercati nazionali e solleva la Perugina al rango di multinazionale, scommettendo sulla crescita dei consumi alimentari voluttuari. -
BUONANNO, Francesco
Francesco Buonanno, alla morte del padre, prende le redini della piccola impresa conciaria a Solofra, nell'Avellinese, trasformandola in un impianto industriale. Durante la Prima guerra mondiale, avvia la meccanizzazione della fabbrica, la prima nel Mezzogiorno ad abbandonare la produzione artigianale. -
CALIA, Vincenzo Liborio
Vincenzo Liborio Calia, materano, maestro falegname, si specializza tra gli anni Quaranta e Sessanta nella produzione di mobilio, infissi, allestimenti fieristici. Dal 1967 col socio Giuseppe Nicoletti, e dal 1978 da solo, apre nuovi laboratori e stabilimenti, e, con la produzione di salotti di pregio, ha successo sul mercato nazionale ed europeo. -
CALVI, Roberto
Impiegato dal 1948 al Banco Ambrosiano, vi inizia una rapida carriera, prendendone il comando e legandosi a stretto filo allo IOR, la banca vaticana. Trasforma il Banco Ambrosiano in un importante gruppo finanziario ed assicurativo, che però, successivamente, a causa di discutibili operazioni finanziarie fallimentari, porta alla bancarotta. Calvi venne ritrovato impiccato a Londra sotto il ponte dei Black Friars nel giugno 1982, con ogni probabilità assassinato.