Under the Cover. Archivio Lanerossi il workshop e la mostra (Soprintendenza archivistica per il Veneto, 2012)
Veduta della mostra Under the Cover nella sede espositiva del Lanificio Conte di Schio. Courtesy Archivio Lanerossi e Università Iuav di Venezia
18/05/2012, 2012, Vicenza, Lanificio Conte, a cura di Mario Lupano e Alessandra Vaccari. Supervisione scientifica Erilde Terenzoni con Alessandra Schiavon e Lidia Zocche
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di Alessandra Vaccari (Università Iuav di Venezia)
Under the Cover è il titolo scelto per il workshop e la mostra dedicati a un oggetto simbolo di Lanerossi: la coperta. Lanerossi è stata una parte importante della storia tessile e industriale italiana nel corso di due secoli, dal XIX alla fine del XX. Questa storia e la sua eredità sono oggi testimoniate dagli archivi aziendali che il progetto Under the Cover ha permesso di indagare, nell’ambito delle attività dell’unità di ricerca Il progetto nella moda (direzione scientifica di Mario Lupano), come parte della ricerca Heritage, design e innovazione nella moda. Attraverso l’individuazione di partnership a livello istituzionale e industriale, la ricerca si pone come riflessione sugli archivi aziendali e combina elementi di storia culturale e materiale con la progettazione nel campo nella moda. Azioni di rebranding, valorizzazione del patrimonio culturale, trasferimento tecnologico e delle conoscenze a livello universitario e industriale sono tra gli obiettivi di questa ricerca, che collega passato e futuro, tradizione e innovazione, marchi storici del tessile-abbigliamento con la creatività che caratterizza la formazione universitaria nel settore della moda. Il rapporto tra storia e progettazione del nuovo è uno dei temi centrali della moda del XXI secolo e interessa in modo particolare i paesi dell’Europa occidentale come la Francia, il Regno Unito e l’Italia che possiedono vasti patrimoni industriali e artigianali da rimettere in circolo per produrre valore, cultura e innovazione.
La seconda fase, più specificatamente progettuale del workshop, si è svolta presso la sede del corso di laurea ed ha ruotato intorno alla costruzione di un grande moodboard collettivo. Realizzato sulla grande parete bianca dell’aula in cui si è svolto il workshop, il moodwall è stato poi smontato e riallestito nella sede espositiva come testimonianza del processo progettuale, al quale gli studenti sono stati introdotti da Mario Lupano e seguiti da Amanda Montanari e Raffaella Brunzin. Abitazione identità; materiale lana; archivio vivo memoria e modulo rettangolo sono i quattro percorsi individuati durante il workshop e sui quali ogni studente ha dato un contributo analitico attraverso un approccio visuale e ha elaborato un proprio tema progettuale. Il moodwall è stato continuamente manipolato fino al termine del workshop, quindi anche durante le fasi di realizzazione dei progetti e della loro documentazione fotografica. Gli studenti che hanno partecipato alla fase progettuale sono Gianmarco Barnes, Martina Bernardi, Federico Cassani, Margherita Del Piero, Adil Dzouzi, Giulia Geromel, Dimitri Leu, Camilla Mazzon, Valerio Messina, Ljiljana Mitic, Livia Rasku, Marco Salcini, Jlenia Salvato, Manuele Scapin e Teresa Tognazzi. Alcuni di loro hanno scelto di non modificare il modulo geometrico della coperta ricorrendo a interventi transitori e reversibili; altri invece sono intervenuti attraverso le tecniche sartoriali, studiando gli effetti volumetrici della coperta utilizzata come tessuto per abbigliamento. Per la realizzazione dei loro progetti gli studenti hanno potuto usufruire di una selezione di coperte offerte per l’occasione dal Gruppo Marzotto, attualmente proprietario del marchio Lanerossi. In alcuni progetti, le coperte sono state integrate da materiali recuperati dagli studenti in casa o nel mercato dell’usato. I toni predominanti dei progetti realizzati sono il colore carne nelle sue varie sfumature, a indicare la coperta come una seconda pelle.