Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

Dal nome di ciascuna città si accede alla cronologia del territorio, elaborata dall'Università Bocconi nell'ambito del Progetto Nazione, Territori, Imprese.

  • Venezia-Mestre 1896 - 1918: La prima industralizzazione

    Venezia-Mestre 1896 - 1918: La prima industralizzazione

    I primi anni del Novecento segnano anche per Venezia un importante balzo in avanti sulla via dell'industrializzazione e dello sviluppo economico, nonostante le difficoltà ereditate dai decenni precedenti. L'economia urbana si aggancia ai fermenti di crescita presenti anche in altre realtà della penisola; alla ripresa dei tre settori tradizionali (tessile, vetro, cantieristica), si somma l'ingresso di nuove industrie e capitali stranieri nei settori della seconda rivoluzione industriale. Il connubio fra amministrazione locale e imprenditoria privata porta al ripensamento delle funzioni portuali e alla nascita del polo industriale di Marghera.
  • Genova 1918 - 1945: Anni difficili

    Genova 1918 - 1945: Anni difficili

    La crisi del Primo dopoguerra provoca dissesti alle imprese che non trovano sbocchi per la loro produzione; clamoroso è il crollo dell'Ansaldo (e della collegata Banca italiana di sconto) nel 1921. Le grandi banche miste, creditrici, acquisiscono il controllo di molte delle maggiori società, mentre in deciso ripiegamento appare la borghesia imprenditoriale cittadina, protagonista nei decenni precedenti. Con la depressione che segue la crisi del 1929 si impone l'intervento di salvataggio operato dallo Stato. Nasce l'Iri (1933), che rileva le partecipazioni azionarie già in mano alle banche e assume la gestione delle imprese industriali. Nella seconda metà degli anni Trenta e durante la Seconda guerra mondiale le fabbriche lavorano per la realizzazione delle politiche autarchiche e belliche del Regime fascista subendone infine le negative conseguenze.
  • Milano 1918 - 1945: Anni difficili

    Milano 1918 - 1945: Anni difficili

    Dopo i turbolenti anni del Primo dopoguerra e l'assestamento del nuovo Regime, l'industria conosce un effimero "boom" nel segno dell'affermazione di settori nuovi e di un crescente legame fra banche e imprese: un assetto che rivelerà la sua fragilità all'inizio degli anni Trenta in seguito alla "grande crisi" e che costringerà lo Stato a una grande operazione di salvataggio destinata a cambiare il profilo del capitalismo italiano.
  • Napoli 1918 - 1945: Anni difficili

    Napoli 1918 - 1945: Anni difficili

    La faticosa ricostruzione industriale colpisce in misura maggiore le aree economiche precarie come quella meridionale, e quella napoletana in particolare. L'avvento del Fascismo, con la sua visione marcatamente nazionalista, non aiuta a ridurre il divario Nord-Sud. Tuttavia, la legge bancaria del 1926, con la quale il Banco di Napoli, perdendo il potere di emissione è trasformato in Istituto di diritto pubblico, e l'intervento dello Stato nell'economia, quale conseguenza della crisi economica mondiale e la nascita dell'Iri, rappresentano un segno di attenzione e di relativa modernizzazione per l'area napoletana.
  • Parma 1918 - 1945: Gli anni difficili

    Parma 1918 - 1945: Gli anni difficili

    Sono anni di tenuta e stagnazione. Fra le due guerre, grazie alle istituzioni locali, vi è un'ulteriore affinazione dei metodi di produzione del pomodoro e delle tecniche di conservazione. Nella seconda metà degli anni Trenta le aziende più innovative sfruttano l'autarchia e le commesse pubbliche per crescere, ponendo così le premesse per il "boom" del dopoguerra.
  • Pescara 1918 - 1945: Anni difficili

    Pescara 1918 - 1945: Anni difficili

    L'assetto amministrativo varato nel 1927 con l'unione di Pescara e Castellammare Adriatico, e con l'istituzione della Provincia di Pescara, contribuisce allo slittamento dell'asse economico abruzzese dall'Aquila verso Pescara. La nuova città vive una fase di intensa crescita demografica e, nell'arco di qualche decennio, diventa il vero polmone economico della Regione.
  • Recanati-Osimo-Castelfidardo 1918 - 1945: Anni difficili

    Recanati-Osimo-Castelfidardo 1918 - 1945: Anni difficili

    Lo scarso coinvolgimento delle Marche nell'economia di guerra e la violenta crisi postbellica frenano, nel periodo fra i due conflitti mondiali, la crescita industriale intrapresa nel periodo giolittiano. La domanda estera, che era stata il volano dello sviluppo vissuto dal settore degli strumenti musicali, viene pesantemente compressa prima dall'arresto dei flussi migratori decretato dagli Stati Uniti, e poi dalla "grande depressione" degli anni Trenta. Cala anche la domanda interna, colpendo fra gli altri il comparto degli articoli per la casa, dove sin dal dopoguerra operano i Guzzini.
  • Taranto 1918 - 1945: Anni difficili

    Taranto 1918 - 1945: Anni difficili

    Nel dopoguerra l'inflazione postbellica e l'inevitabile ridimensionamento dell'industria naval-meccanica producono carovita, disoccupazione ed acute tensioni sociali. Alla metà degli anni Trenta le prospettive di un nuovo conflitto e gli investimenti per il riarmo consentono di riavviare l'economia tarantina fino ai bombardamenti angloamericani e l'occupazione alleata del settembre 1943.
  • Torino-Ivrea 1918 - 1945: Anni difficili

    Torino-Ivrea 1918 - 1945: Anni difficili

    Mentre procede la costruzione del nuovo stabilimento Fiat del Lingotto, la città è teatro delle lotte operaie più accese durante il biennio 1919-1920; crescono gli insediamenti urbani che concentrano le case per i lavoratori, e la città industriale diventa polo di attrazione per l'immigrazione; le novità sono visibili nell'espansione degli stabilimenti a Nord, lungo l'arco della Dora, e a Sud Ovest: Diatto, Westinghouse, Ferriere piemontesi, Lancia, Ansaldi, Rapid, Nebiolo, Pomilio, Michelin, Dubosc, Scat, Itala. La frontiera della modernità è rappresentata dal sogno di Agnelli: «fare come Ford», anche se i grandi numeri della produzione di massa sono ancora lontani. Il "sogno americano" di Adriano Olivetti acquista concretezza e l'impresa di Ivrea consolida le sue conquiste sui mercati internazionali. Durante la Seconda guerra mondiale la città è ferita e distrutta nel patrimonio abitativo e nei suoi impianti industriali, ma gli operai difendono le fabbriche dai fascisti e dagli occupanti nazisti.
  • Venezia-Mestre 1918 - 1945: Anni difficili

    Venezia-Mestre 1918 - 1945: Anni difficili

    Gli anni Venti rappresentano un periodo d'arresto per l'economia del territorio di Venezia, soprattutto in confronto con la precedente espansione; si evidenzia una forte cesura nello sviluppo economico locale e regionale, evidente per l'area veneziana, legata alle grandi trasformazioni dovute alla costruzione del polo dell'industria pesante di Porto Marghera. Questi anni sono infatti caratterizzati dalla polarizzazione verso la nuova area industriale, che determina una crisi negli antichi settori manifatturieri del centro storico: si definisce allora la dicotomia fra la Venezia industriale e la Venezia della cultura e del turismo, che diventerà una frattura nei decenni successivi.
  • Genova 1945 - 1970: Gli anni gloriosi

    Genova 1945 - 1970: Gli anni gloriosi

    Negli anni della ricostruzione l'industria genovese vive un faticoso e travagliato processo di ristrutturazione, promosso dall'Iri. Nei due successivi decenni sorgono nuove imprese nel comparto meccanico, che rilevano assets di società preesistenti perpetuandone la tradizione. Forte impulso hanno le lavorazioni siderurgiche, in seguito alla costruzione del grande stabilimento della Finsider di Cornigliano, e la raffinazione del petrolio, negli impianti della ERG. Si intraprendono lavorazioni nuove, di alta tecnologia, nel campo elettronucleare (Ansaldo) ed elettronico (Elsag).
  • Milano 1945 - 1970: Gli anni gloriosi

    Milano 1945 - 1970: Gli anni gloriosi

    Trascinata da una febbrile voglia di riscatto, la città riesce a riprendersi rapidamente dalle ferite della guerra e si prepara a vivere una stagione di intenso sviluppo nel segno dell'America e della produzione di nuovi beni di consumo di massa: scooter, automobili, elettrodomestici. Le grandi fabbriche attirano come magneti migliaia di emigranti dalle campagne e dal Mezzogiorno.
  • Napoli 1945 - 1970: Gli anni gloriosi

    Napoli 1945 - 1970: Gli anni gloriosi

    La ricostruzione nel Napoletano è accompagnata da una lunga e profonda crisi dei diversi settori industriali. Chiudono numerose fabbriche ed esteso è il fenomeno della disoccupazione, tra massicci licenziamenti e scarse possibilità occupazionali. L'intervento speciale riprende con la costituzione della Cassa per il Mezzogiorno, mentre il braccio di ferro tra Confindustria e Democrazia cristiana produce l'estromissione di Giuseppe Cenzato dalla Sme.
  • Parma 1945 - 1970: Gli anni gloriosi

    Parma 1945 - 1970: Gli anni gloriosi

    Durante il "miracolo economico" il settore industriale sopravanza quello agricolo. Le aziende più attente ai cambiamenti che stanno caratterizzando le società occidentali, e che stanno modificando gli stili di vita e la tipologia dei consumi, come Althea, Barilla, Bormioli, Mutti e Parmalat brevettano innovazioni tecnologiche che danno loro un rilevante valore strategico nel proprio settore e investono nei più moderni mezzi di comunicazione.
  • Pescara 1945 - 1970: Gli anni gloriosi

    Pescara 1945 - 1970: Gli anni gloriosi

    Dalla metà degli anni Cinquanta Pescara e la valle vivono una fase di intenso sviluppo economico grazie all'abbondanza di forza lavoro e allo sviluppo delle vie di comunicazione e delle infrastrutture. Determinante è l'azione svolta dalla Cassa per il Mezzogiorno e dal Consorzio per lo sviluppo industriale della Vallata del Pescara.
  • Recanati-Osimo-Castelfidardo 1945 - 1970: Gli anni gloriosi

    Recanati-Osimo-Castelfidardo 1945 - 1970: Gli anni gloriosi

    Nel Secondo dopoguerra, le Marche restano un territorio a prevalente connotazione agricola: il censimento del 1951 segnala, infatti, che i sei decimi della popolazione sono impegnati nel settore primario. Nondimeno, proprio in questa fase la Regione avvia un impetuoso sviluppo industriale, caratterizzato dalla presenza di distretti monosettoriali, nei quali operano imprese familiari di piccole dimensioni che conservano forti collegamenti con il mondo rurale. In tale quadro spiccano, fra gli altri, i casi degli strumenti musicali (Castelfidardo) e dei casalinghi (Recanati).
  • Taranto 1945 - 1970: Gli anni gloriosi

    Taranto 1945 - 1970: Gli anni gloriosi

    Nella seconda metà degli anni Cinquanta la crisi strutturale in cui versa l'industria navalmeccanica, insieme al configurarsi del "secondo tempo" delle politiche per il Mezzogiorno, porta alla decisione di sostenere l'industrializzazione dell'area con un nuovo intervento esterno; a Taranto arriva la siderurgia pubblica con la costruzione del'imponente IV centro a ciclo integrale.
  • Torino-Ivrea 1945 - 1970: Gli anni gloriosi

    Torino-Ivrea 1945 - 1970: Gli anni gloriosi

    La città si trova a gestire un ampio sommovimento sociale che ha nell'immigrazione la sua manifestazione più evidente; l'orizzonte della produzione di massa diventa reale con gli investimenti finanziati dagli aiuti Erp; l'era "vallettiana" alla Fiat vede protagonista lo stabilimento di Mirafiori, che produce le utilitarie 600 e 500 nelle rinnovate catene di montaggio; l'economia nazionale aggancia il ciclo della Terza rivoluzione industriale grazie all'ingresso della Olivetti nel settore elettronico.
  • Venezia-Mestre 1945 - 1970: Gli anni gloriosi

    Venezia-Mestre 1945 - 1970: Gli anni gloriosi

    Gli anni del secondo dopoguerra sono caratterizzati anche per il territorio di Venezia da una crescita dovuta alla ricostruzione post-bellica e al trasferimento di risorse grazie all'attuazione dell'European Recovery Program, prima, e al processo di unificazione dei mercati europei, poi. Il 'miracolo economico' pone così all'avanguardia l'area regionale, facendo emergere un modello che coniuga lo sviluppo della grande impresa industriale a una articolata struttura caratterizzata dalla presenza di piccole realtà manifatturiere operanti sul territorio. Sono gli anni di maggior espansione dell'esperienza del polo di Marghera; la tragedia dell'alluvione del 1966 costringe però a ripensare le caratteristiche di sviluppo per l'area.
  • Venezia-Mestre 1945 - 1970: Gli anni gloriosi

    Venezia-Mestre 1945 - 1970: Gli anni gloriosi

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