Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

Torino-Ivrea 1992 - 2010: Fra declino e trasformazione

Il gruppo Fiat sotto la direzione di Cesare Romiti affronta le congiunture critiche con massicci tagli all’occupazione; punta quindi a un riassetto che riduca il peso della produzione automobilistica sul totale delle attività che fanno capo all’impresa e, contemporaneamente, a un decentramento geografico che si risolva con la rinuncia al ruolo cardine del polo produttivo torinese. La crisi del 1993 diventa uno spartiacque decisivo in questo processo: negli anni seguenti la capogruppo assume la fisionomia di una holding industriale, viene scorporata l’attività automobilistica con la costituzione della Fiat Auto, mentre la strategia di diversificazione porta alla creazione di società separate per le altre produzioni (veicoli industriali, macchine agricole, componenti, macchine utensili, fra le altre) con impianti ormai continua

  • 1997

    Dopo l'abbandono da parte di De Benedetti nel 1996, le difficoltà finanziarie impongono una profonda ristrutturazione del Gruppo Olivetti: vengono cedute le attività produttive nel settore dei personal computer e il baricentro dell'attività aziendale si sposta verso le telecomunicazioni (Omnitel e Infostrada e, dal 1999, Telecom Italia)
  • 1999-2004

    Nel 1999 la Fiat celebra il suo centenario; con la morte di Gianni Agnelli (gennaio 2003) e del fratello Umberto (maggio 2004) scompare il nome della dinastia alla guida dell'impresa: dal 2004, con il nuovo Amministratore delegato del Gruppo, Sergio Marchionne, prende corpo la metamorfosi della Fiat, sempre più impresa transnazionale che punta alla competizione globale e sempre meno impresa torinese
  • 10 febbraio 2006

    Cerimonia di inaugurazione dei XX Giochi Olimpici invernali: il grande evento sportivo è l'occasione per il ripensamento della struttura produttiva della città nella fase postindustriale