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Taranto 1896 - 1918: La prima industralizzazione

Il 22 settembre del 1898 il varo dell’incrociatore Puglia, interamente costruito nei cantieri dell’Arsenale e accompagnato da grandi manifestazioni di giubilo da parte della popolazione tarantina, avviene proprio quando la sconfitta di Adua e la pace di Addis Abeba hanno posto fine alla politica coloniale sul mar Rosso e in Africa Orientale dei governi presieduti da Crispi. La conclusione della prima fase dell’imperialismo italiano ha naturalmente immediate conseguenze sulle attività dell’Arsenale e sulla città intera, data la centralità che il grande impianto ha ormai assunto nella sua vita economica e sociale. Dopo la caduta di Crispi, l’Arsenale vede infatti immediatamente ridimensionate le proprie attività, che progressivamente si limitano alla semplice riparazione e al raddobbo del naviglio, mentre cessano i nuovi investimenti e si impongono restrizioni di personale.
Tuttavia, agli inizi del nuovo secolo nasce un primo tessuto industriale che continua

  • 22 settembre 1898

    Viene varato l'incrociatore Puglia, interamente costruito nell'Arsenale tarantino: un allestimento incominciato nel 1894 che si conclude quando l'astro di Crispi e della sua politica coloniale è ormai tramontato
  • 10 giugno 1911

    I dati del censimento industriale mostrano come a Taranto si sia verificata una straordinaria crescita demografica e come, tra tutte le città meridionali, abbia registrato il maggior incremento di imprese, addetti all'industria e concentrazione di macchine
  • gennaio 1915

    Sulla spiaggia a Nord del mar Piccolo si insediano i Cantieri navali della Franco Tosi di Legnano. Essi possono contare sulle facilitazioni previste dalla legge del 1906 per le Province meridionali e sulle commesse militari del Governo